domenica 19 ottobre 2008

Ehi, va di moda!

TUUUU.... TUTUUUUU... TUUUUU... TUTUUUUU...
Perchè diavolo non risponde?!?
TUUUU.... TUT.. BIP!

Linea drasticamente caduta.
E' da una settimana che provo a chiamarlo al cellulare, ma mica mi risponde. Anzi in realtà lui tenta di farlo, ma per accettare la chiamata non sa che cosa pigiare sul suo nuovissimo I-Phone appena giunto dall'america, che ti prepara pure il caffè se vuoi, resistente e longevo come un palloncino di cristallo.
Adesso non venitemi a dire che l'I-phone sia un bisogno primario che ci cambierà la vita come un normalissimo altro cellulare. L'I-xxxxx, qualsiasi xxxxx esso sia, è un'operazione commerciale azzeccatissima. Fa tendenza avere l'I-xxxxx, ce l'hanno tutti l'xxxxx. Ora ok che la Apple a livello di design e qualità ha standard elevati, ma per l'80% dei casi la gente compra perchè comprano gli altri.
Perchè va di 'moda'.

Odio sta frase, ma la odio sul serio.
Quest'anno va di 'moda' il viola... cazzo, è un colore che mi piace da sempre, l'avrei preso anche 5 anni fa se l'avessi trovato!!! No, bisogna indossare il viola solo quando tutti per strada vanno in giro conciati con scarponcini viola, berretti viola, piumoni viola, pantaloni viola. Tra due anni passerà di 'moda' e butteremo nel cesso un vestito usato solo un paio di volte. Complimenti, ottima scelta.
Capita di andare in certi spacci in cui per salvare dalle tarme capi abbandonati fanno sconti dell'80%. Ma roba indossabilissima e bella!
Eh ma sai... la gente nonostante il prezzo ormai basso non lo compra perchè è dell'anno scorso...
Eh mi pare giusto. Dobbiamo vestirci di marca, perchè fa 'moda', alta 'moda' anzi, e spendere milioni per roba usa e getta. Una giacca di Armani come un kleenex nel giro di due anni.
Ho preso un paio di Timberland da usare per il freddo e la neve, ma mi han detto che si indossano solo in primavera in discoteca, tenendo i pantaloni dentro.
Ah scusate, non lo sapevo.
In Sardegna quest'estate tutti i ragazzi portavano sotto il costume mutande con l'elastico enorme, dalle griffe stampate che si leggevano pure dalla corsica. Come quei tizi che andavano in giro a fare pubblicità con i cartelli addosso... nel nostro caso chiamati pisello-sandwich. Che poi anche la marca... non sempre è sinonimo di qualità. Tendenza semmai. Cioè 'moda'.
Siamo imprigionati nel penitenziario dell'uniformità. Tutto ciò che detta la televisione è la nostra legge. Tutto ciò che è anticonformista, NON COSTOSO, e non incanalato dal proforma è una merda. Tutti pettinati uguali, tutte truccate uguali, tutti vestiti con le stesse tonalità, tutti che comprano solo roba griffata.
E' così... ed è una tristezza sinceramente.

Ah questa voglio dirla poi... i tacchi a spillo da 12...
Mmmmm, mi pare di aver capito che vanno di 'moda' giusto? Mmmmmm, in effetti in tv tutte li portano, anche quelle già giganti di loro. Mmmmmm... BUM! Scarpe con tacchi vertiginosi ovunque.
Oh, se rimanessero nelle vetrine sarebbero anche belli da vedere, ma indossati da povere penitenti è uno strazio. Giri per le vie di Vicenza la Domenica pomeriggio e c'è chi cammina con le gambe a banana che sotto ci potresti passare con la 500, chi trascina i tacchi tenendo le braccia aperte per stare in equilibrio, chi si strizza le dita dei piedi e non sa manco a chi appoggiarsi.
E la schiena ringrazia.
Signorine, i tacchi bisogna saperli portare e un conto è se li indossano le supermodelle (supermagre, bella 'moda' anche quella tra l'altro...) un altro è fare la via crucis con le gambe come zampogne. Sono rarissime le donne che li indossano con naturalezza. Ne avrò contate due in una Domenica. Suvvia, occorre per forza il tacco 12? Per slanciarti un attimo basta anche meno.
Ci fosse maggior libertà, meno conformismo... se la gente si facesse un po' i cazzi propri e non giudicasse il monaco in base all'abito... sarebbe un Italia migliore. Ma si sa, la famiglia italiana fa fatica ad arrivare a fine mese, non può più permettersi la camicia D&G e il portatile della Apple.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Io io voglio il tacco 12!!!!!!! =P

LARRY ha detto...

Quando ci siamo sposati ho dovuto girare mezza Europa per trovare delle scarpe blu. Nel 2006 il blu non era di moda, ne ho scovate un paio a Manchester (sfiga volle che poi, indossate sotto il vestito, stessero malissimo) e un unico altro paio a Serravalle Scrivia, all'outlet, relegate nello scaffale degli scarti della stagione precedente.
Ma ci vergognamo così tanto a distinguerci?
Al di là dell'oggettiva difficoltà nel trovare capi originali nel pronto moda [provate ad andare a comprare un paio di jeans a vita non-bassa!], quand'è che ci è venuta tutta questa paura di farci riconoscere?